𝗧𝗿𝗮 𝗘𝗦𝗚 𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼: 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.

Sempre più aziende stanno trasformando i loro processi interni con l’obiettivo di ridurre le risorse normalmente impiegate per il loro ambito di business. Si stanno delineando nuovi scenari aziendali che abbandonano la visione di una crescita lineare, in favore di un modello di business sostenibile, dove la sostenibilità diventa sinonimo di responsabilità, individuale e sociale.

Come organizzazione abbiamo a cuore il tema della sostenibilità e Techinn fin dalle sue fondamenta si è impegnata a supportare e seguire aziende che mirano a questo modello virtuoso e a creare collaborazioni con soggetti in linea con tali obiettivi. Tra i nostri articoli potete trovare molti esempi in merito.

Oggi, però, innovazione e sostenibilità nella sua accezione più ampia, che include personepianeta e i profitti, sono sempre più collegate e aggiungiamo virtuosamente collegate, tanto che si alimentano a vicenda.

Tra gli indicatori ESG, oggi vogliamo focalizzarci sul Criterio S (che sta per Social)

Secondo un articolo pubblicato dalla società McKinsey & Company, il criterio “Social” comprende tutte le decisioni e le iniziative aziendali che hanno un impatto sociale. Come leggiamo nell’articolo, figurano quindi elementi come:

-Il rispetto dei diritti umani;

-l’attenzione alle condizioni di lavoro;

-la parità di genere;

-il rifiuto di tutte le forme di discriminazione.

I criteri social sono quelli più facilmente osservabili anche da parte di membri esterni all’organizzazione e il loro rispetto facilita lo sviluppo di una percezione generale più positiva dell’azienda. 

In un contesto difficile come quello odierno, la capacità di un’azienda di custodire e preservare la soddisfazione dei propri collaboratori è diventata fondamentale per garantire risultati e continuità.

Creare una cultura aziendale che abbia a cuore il benessere psico-fisico dei propri dipendenti è infatti uno dei tasselli fondamentali che permette di offrire una buona employee experience, con conseguenze positive sul coinvolgimento, la retention dei talenti e sullo sviluppo a livello non solo circostanziato alla singola realtà specifica.

Secondo il report denominato Talent Trends Report, pubblicato da Randstad, il concetto di benessere organizzativo riguarda i seguenti fattori:

  • l’atmosfera e il clima aziendale (o clima organizzativo)
  • il work life balance
  • la qualità della vita in azienda
  • le possibilità di crescita e formazione
  • le relazioni interpersonali
  • il rapporto tra il datore di lavoro e i propri collaboratori
  • la sicurezza e il setting dei luoghi di lavoro
  • la tutela della salute
  • i salari e i benefit.

L’attenzione alle condizioni di appagamento e maggiore produttività lavorativa riguarda anche il benessere percepito da parte dei lavoratori nei luoghi fisici, dove si trovano a trascorrere molte ore della propria giornata.

Lo spazio di lavoro determina il nostro essere più di quanto possiamo immaginare. 

Che si tratti di un ufficio domestico o della sede centrale di un’azienda, lo spazio  impatta su fattori chiave, quali la produttività, le performance e non da ultimo, l’immaginazione e l’ideazione creativa. 

Qualsiasi essere umano esprime la propria potenza vitale nel momento in cui sviluppa pensieri e idee e una percezione ambientale positiva può influire ad attivare queste forze creative, tenendo in considerazione anche il dato non irrilevante che spendiamo circa il 15% della nostra vita sul luogo di lavoro.

L’emergenza sanitaria ci ha costretto a ripensare il concetto di spazialità del luogo di lavoro. 

Dall’isolamento della periodo pandemico ci siamo resi conto che i vantaggi dell’home office erano solo una mera consolazione a fronte di una spazialità angusta, divenuta ben presto una barriera per lo sviluppo di energie e risorse intellettuali. 

La stragrande maggioranza dei lavoratori ha preferito fare ritorno agli spazi fisici dell’ufficio aziendale. Lontani sì dal comfort domestico, ma più appagati dalle interazioni e dagli scambi umani. 

Già negli anni ‘70 studi di psicologia comportamentista hanno dimostrato il forte legame tra l’organismo umano e lo spazio circostante. Tuttavia, questa relazione raramente raggiunge la dimensione conscia.

Uno spazio è in grado di produrre effetti sulla psiche e sul rendimento dell’essere umano in contesti lavorativi diversificati: un’azienda con spazi ben progettati e organizzati permette ai lavoratori di incrementare il proprio potenziale e la produttività. 

Sempre più organizzazioni aziendali tengono conto della stretta correlazione e del complesso interscambio tra esseri umani e il setting ambientale. Arredi, forniture e accessori ergonomici pensati per adattarsi ai movimenti del nostro corpo in ufficio possono fare la differenza in termini di concentrazione. Variazioni di postazioni, illuminazione adeguata, presenza di piante, spazi dedicati al relax, allestimento di spazi per la cucina in comune, dove poter consolidare la conoscenza tra i lavoratori, l’attenzione alla privacy diventano la chiave per tenere alta la motivazione dei dipendenti. E i risultati di questi accorgimenti sono sorprendenti: maggior coinvolgimento nelle attività giornaliere, identificazione e senso di appartenenza nei confronti dell’azienda. 

La qualità del nostro lavoro dipende, dunque, in larga misura dall’ambiente che ci circonda: gli spazi aziendali ideati pensando alle esigenze dei lavoratori ispirano idee originali e accelerano l’innovazione. Una percezione serena, rilassata e stimolante dell’ambiente di lavoro permette ai nostri pensieri di maturare, di espandersi e di orientarsi verso direzioni nuove, inaspettate.

Studi e ricerche hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima interno sereno e partecipativo. La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono elementi che portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori, con l’esito di una conseguente soddisfazione anche da parte degli stakeholders e, in via finale, concorrono tutte ad aumentare la produttività generale e il raggiungimento dei KPI.

In conclusione, lo spazio messo a disposizione dalle aziende è parte integrante di questo benessere percepito e non dovrebbe mai limitarsi ad offrire ambienti asettici e scrivanie da presidiare, ma deve consapevolmente trasformarsi in un contenitore dove possano confluire idee innovative, dove lo scambio interpersonale diventa opportunità di crescita e dove si creino condizioni ambientali ottimali per generare sinergie e condivisione.

Da questa riflessione emerge un assioma evidente: nessuno è impermeabile all’influsso dello spazio. 

Ed è bene che le aziende, di qualsiasi ambito e settore, lo tengano sempre a mente. Il criterio Sociale nella rendicontazione riguarda anche l’ambiente di lavoro: un fattore di sostenibilità chiave e non meno importante di altri.

Techinn, da tempo ormai,  si occupa di mettere a punto un supporto per la stesura del report di sostenibilità. Saremo lieti di guidarvi tra i vari criteri ESGper capire insieme cosa migliorare nella vostra azienda per essere al passo con le normative vigenti. Non vi resta che contattarci!