Il Ministero dello Sviluppo Economico ha da poco pubblicato il Report relativo ai “dati di Startup e PMI innovative” in merito al secondo trimestre 2022 (aprile, maggio, giugno).
I dati, acquisiti e analizzati in collaborazione con UnionCamere, Infocamere e Mediocredito centrale fotografano una situazione decisamente in crescita, con notevoli differenze tra regioni e province.
Ma partiamo dalle buone notizie: in primo luogo il trend dell’aumento di costituzione di startup innovative non si è fermato, chiaro segnale che dall’inizio dell’anno non ci sono state battute d’arresto. Inoltre si conferma l’andamento secondo il quale le startup innovative interessano per la maggior parte settori e aree informatici e digitali.
I dati: di cosa si occupa una startup innovativa
I dati relativi ai mesi aprile, maggio, giugno 2022 riportano che il 3,7% (14.621) delle società di capitali di recente costituzione è rappresentato da startup. Questo numero indica un miglioramento costante, infatti dai dati relativi al primo trimestre si registra un aumento dell’1,8% in più. In totale, al Registro delle Imprese, risultano regolarmente iscritte 14.621 startup innovative (da considerare il dato al 1 luglio 2022).
Di cosa si occupano le aziende che si sono costituite come startup innovative?
Partiamo dalla definizione: una startup innovativa, come si può leggere dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, che ne sostiene la nascita e l’avviamento tramite fondi e finanziamenti, è “un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana (…). Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia”.
Ecco perché la maggior parte della startup incentra la propria attività su processi riguardanti:
- consulenza informatica
- ricerca e sviluppo
- fabbricazione di macchinari e prodotti elettronici
- produzione di software
I dati con incidenza regionale e provinciale
La Lombardia si conferma la regione italiana con il più alto numero di startup innovative, vantando ben il 26,7% del totale, seguita dalla Regione Lazio (12,1% del totale) e dalla Regione Campania (9,2%), dove entrambe hanno registrato un aumento significativo.
Tra le province, sempre a confermare il trend positivo, guidano la classifica Milano, Roma e Napoli. Seguono Torino, Bari, Bologna, Padova, Salerno, Bergamo e Brescia.
Il report supportato inoltre dai dati del Fondo di Garanzia sottolinea inoltre il contesto positivo nel quale un numero di startup sempre maggiore (6.798) ha potuto beneficiare del fondo di garanzia e delle misure concesse da contributi statali, in particolare dal Ministero dello Sviluppo economico.
Il fondo riporta una crescita del 7% rispetto al trimestre precedente, con una gestione di circa 666 startup in più rispetto gennaio-marzo 2022.
Non solo startup innovative: anche gli incubatori certificati (103) e pmi innovative ( 6163) registrano ottimi numeri di finanziamento (rispettivamente 47 milioni di euro e 2 miliardi), sempre in crescita rispetto al trimestre precedente, un chiaro segnale che il supporto all’innovazione genera processi produttivi di cui ne beneficia il mondo del lavoro e dell’economia.
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